lunedì 11 agosto 2014

Le cose che non ho

  " Si mente sempre a se stessi. Prendete me per esempio, lo so di non essere bella. i miei occhi non sono laghi azzurri in cui specchiarsi,occhi in cui gli uomini rischierebbero di annegare pur di essere salvati. Non ho nemmeno un fisico da modella. Anzi direi che sono un tipo un pò in carne forse un tantino abbondante."
No non sono impazzita, questo è l'incipit di un romanzo che ho letto di recente: Le cose che non ho di Grégoire Delacourt e che mi sento di consigliare.

Narra la storia di donne forti e uomini deboli, di figli in cerca della loro strada e di amiche pronte a sorregerti quando cadi, narra la storia di Jo, proprietaria di una merceria e di un blog di ricamo   Non è un libro sul ricamo ma il ricamo e tutto il magnifico mondo delle mercerie fanno da sfondo a questa storia dolce / amara.
Così Jo descrive il suo blog Mani di fata

".... Ogni mattina, scrivo, sulle gioie del lavoro a maglia, del ricamo, del cucito. Parlo di stoffe, di lane, di nastri ornati di lustrini, di velluto, di raso e di organza; di merletti di cotone e di elastici; di cordini coda di topo, lacci cerati, cordoncini di rayon intrecciati , di cordoncini da giacca a vento. 
A volte parlo anche della merceria, degli arrivi di velcro o di nastri di bottoni automatici.
Ci infilo anche un po' della malinconia della ricamatrice, quella della merlettaia: la malinconia delle donne in attesa ..." 

Dal libro è stato tratto un film (non credo già disponibile in Italia) e l'allestimento scenografico  della merceria e di tutto il suo contenuto è stato curato da DMC

Spero vi piaccia come è piaciuto a me.







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